Il disco giunge a dieci anni dalla morte del musicista scozzese ed è anticipato dal singolo “Slow down”. E’ l’undicesimo in studio del musicista scomparso il 4 gennaio 2011 all’età di 63 anni e si compone di quattordici brani; la copertina è stata creata dal suo collaboratore e amico John Byrne. Rafferty aveva iniziato nel 2006 a lavorare a un nuovo album, ma non ha avuto il tempo di completarlo. La figlia Martha ha cercato di ultimare il progetto del padre, lavorando sulle demo lasciate da Gerry. Alcune di queste risalgono addirittura al 1970 ed erano state segnalate da Rafferty come possibili tracce per l’album. Ad aiutare Martha Rafferty nella realizzazione di “Rest in Blue”, il chitarrista Hugh Burns (suo fu l’assolo di “Baker Street”), la vocalist Katie Kissoon e l’ex Dire Straits Alan Clark all’organo e al piano. Presente nella playlist “Doubleslider Jul2021” su Spotify.