
Le proposte recenti in arrivo dalle multiformi contaminazioni del rock: hard e prog, psyco e garage, blues e folk… Turn it up!!! Su Spotify.
È già trascorso un anno. La collaborazione di Paolo Tolu con Doubleslider è giunta a spegnere la prima candelina. Ormai è consuetudine che le playlist di Paolo vengano notate e ascoltate in USA, Canada, Brasile, Australia, Regno Unito, Irlanda, Germania e Italia. Paolo sceglie musica con lo stesso stile con cui preparava le sue “scalette” per la mitica Radio West. Anche questa volta Paolo ha cose interessanti da raccontarci e soprattutto da farci ascoltare. “Classic Rock… Today!” di Paolo Tolu. Puntata #12. Su Spotify.

Il nostro viaggio parte dal profondo deserto dell’Arizona insieme ai campioni dell’alternative-country, quei Calexico già eredi dei gloriosi Giant Sand e sulla scena da oltre un quarto di secolo. La loro musica ha le radici nel tex-mex ed è arricchita da un elenco infinito di altre influenze. Mi stavo “accontentando” dell’onda suadente di “Harness the Wind”, ma poi sono arrivato a quest’altro brano, ed è stato amore a prima vista.
Calexico – Constellation (8 aprile 2022)
Quarto album per la neozelandese Aldous Harding, cantautrice dai toni delicati che ha scelto di trasferirsi in Galles. Con i primi album ha lentamente acquistato una discreta visibilità in Francia e Regno Unito, consolidata con il recente “Warm Chris”: uscito per la prestigiosa 4AD, è subito arrivato in vetta in patria e forse la porterà tra i protagonisti della scena indipendente.
Aldous Harding – Fever (25 marzo 2022)
Leslie West, gigantesco chitarrista dei Mountain, aveva programmato una rivisitazione dei brani migliori della sua carriera cinquantennale, ma se n’è andato all’improvviso nel dicembre 2020. Per ricordarlo con affetto, il suo progetto è stato realizzato da una nutrita schiera di colleghi di primissimo piano. Questo brano risale all’epoca d’oro dei Mountain (1970) e vede all’opera il sudista Charlie Starr, ospite di queste playlist l’anno scorso con i suoi Blackberry Smoke.
Leslie West (feat. Charlie Starr) – Silver Paper (25 marzo 2022)
I Bambara sono originari di Athens, in Georgia (e quindi concittadini dei REM), ma da anni sono di stanza a New York. Con quattro album nell’ultimo decennio, sono partiti da un rumoroso rock alternativo, virando poi per un gothic che suona più vicino a nomi come Sisters of Mercy o i primi Mission. Questo brano in autunno ha anticipato il nuovo EP, uscito a fine febbraio.
Bambara – Mythic Love (13 ottobre 2021)
Parlando di album, per gli inglesi Editors sono passati quattro anni di sostanziale silenzio, sia pure interrotti da una raccolta, qualche singolo e concerti qui e là: li ritroviamo con un nuovo brano intriso dei migliori anni ’80 e stanno per partire per un tour europeo, sperando che il tutto sia un preludio a un nuovo album, il settimo. Guardatevi il video: se ci sarà mai una sorta di museo del settore, questo brano si merita fin d’ora una nomination.
The Editors – Heart Attack (20 aprile 2022)
Non c’è una sola nota di troppo negli oltre sei minuti proposti qui dagli austriaci Bilderbuch, da una decina d’anni band top in patria e in Germania. Le atmosfere ricordano i Prefab Sprout anni ’80, ma con in più una tecnica chitarristica sopraffina. Se si vuole andare oltre, si sappia che questo brano non fa parte della manciata di singoli già usciti nei mesi scorsi e poi inclusi nell’album pubblicato ad aprile.
Bilderbuch – Bergauf (7 aprile 2022)
Trudy Lynn, da Houston, Texas, è una veterana del blues e del soul. Ha iniziato la carriera discografica solo a fine anni ’80, ma era già da quasi un quarto di secolo che si esibiva negli States, prima al fianco di un maestro come Albert Collins, poi con un suo gruppo, ad aprire ad esempio per Ike & Tina Turner. Pubblicando qualche album molto tempo dopo, nel nuovo millennio e sulla soglia dei 60 anni, sono arrivati i primi riconoscimenti importanti nelle classifiche di genere. Questa è la musica che proprio Tina Turner avrebbe potuto cantare in questi ultimi 40 anni.
Trudy Lynn – Live with Yourself (18 marzo 2022)
Uno sguardo nell’underground più profondo. I londinesi Crows, in bilico tra post-punk e garage, sono grezzi, inquietanti, oscuri. Sono raccomandati dagli Idles, ascoltati in queste playlist giusto un paio di mesi fa. Questo è uno dei pochi brani del nuovo album (il secondo) a salvaguardare le nostre orecchie.
Crows – Wild Eye & Loathsome (3 aprile 2022)
Anand Wilder per una dozzina d’anni è stato artefice di un gradevole pop psichedelico con i newyorkesi Yeasayer, sciolti nel 2019, e ora ci prova con un album solista figlio del lockdown, come tanti altri di questo periodo. Sono registrazioni casalinghe notturne, a ricreare atmosfere semi-acustiche anni ’70. A vedere il ritratto della copertina, non sembra uscito troppo rilassato dall’esperienza, ma in questo brano ci regala l’illusione di risentire la voce e il songwriting di George Harrison.
Anand Wilder – Fever Seizure (25 marzo 2022)
Onore, tanto onore, alla carriera di Federico Fiumani, da quarant’anni sul palco coi suoi Diaframma o in veste solista, a tenere alta la bandiera del rock indipendente nostrano. L’ultima sua testimonianza è proprio dal vivo, a ripercorrere le tante tappe della carriera. E questo brano fa proprio parte della Storia: dava il titolo al secondo album dei Diaframma del 1986.
Federico Fiumani – Tre volte lacrime – live (21 gennaio 2022)
Yulian Taylor è un chitarrista rock blues di Buenos Aires. Dopo aver battuto le strade di Argentina, Brasile e Messico, ultimamente è approdato ai festival blues degli States, avendo così la possibilità di registrare il suo esordio discografico, “Blues Friends”. Leilani Kilgore, qui voce solista ad affiancarlo, arriva da Nashville, è una giovane grintosa, a sua volta con poche tracce discografiche alle spalle, ma compone, suona chitarra e basso, e si è pure goduta un’esibizione insieme a Buddy Guy.
Yulian Taylor – Youre Free (29 gennaio 2022)
Dietro al nuovo appellativo Bebaloncar si nasconde il bolognese Riccardo Scannapieco, da una trentina d’anni mina vagante del rock alternativo italiano: passando tra garage e costanti riferimenti ’60s, si è impegnato in tanti progetti, poi dissolti in un attimo o poco più. Il nuovo album è espressione di un suo momento difficile, un lutto, e una cappa decadente pesa ovunque. Ma come spesso succede, dalle esperienze più tormentate nascono momenti intensi per tutti noi che ci limitiamo ad ascoltare.
Bebaloncar – Suicide Lovers (27 marzo 2022)
I Cleaver Square, da Ravenna, hanno già un quindicennio di musica alle spalle, con quattro album snocciolati piano piano nel tempo, anche a causa di varie vicissitudini. Il loro è un indie molto lontano dalla solarità mediterranea, con testi in inglese, quasi sussurrati su linee lievi di chitarra, un lo-fi che guarda alle loro influenze dichiarate (Guided By Voices, Sebadoh, Pavement).
Clever Square – Night of the Sparkling Charm (29 aprile 2022)
I norvegesi Himmellegeme non si sono scelti un nome tra i più accattivanti. Esponenti della nuova ondata prog, hanno pubblicato in autunno il loro secondo album, che alterna i ritmi lenti tipici del genere ad altri momenti in cui prevale una chitarra più energica.
Himmellegeme – Agafia (1 ottobre 2021)
Per chiudere ci spostiamo di pochi chilometri. “The War to End All Wars” (una guerra per mettere fine a tutte le guerre), è il titolo del nuovo album degli svedesi Sabaton. Hanno pubblicato a inizio marzo il loro secondo capitolo dedicato alla Prima guerra mondiale, ignari di mettere un dito su una piaga dolorosa e molto più attuale. Questo brano, uscito già in autunno come singolo, si riferisce alla tregua natalizia del 1914 che sospese per un attimo gli scontri: l’unico attimo in cui i soldati fraternizzarono da una parte all’altra delle trincee.
Sabaton – Christmas Truce (29 ottobre 2021)
Per ascoltare interamente questa puntata di “Classic Rock Today!” di Paolo Tolu potete cliccare qui sotto