
I RHCP sono primi in classifica con due album diversi nel 2022. Nel secondo album datato 14 ottobre 2022, “Return of the Dream Canteen“, era prevista una bonus track riservata solo al Giappone, proprio questa “The Shape I’m Takin’“. Ma perché proprio il Giappone? E perché alla fine non è stata inserita nella versione nipponica? Domande apparentemente complesse, risposte molto semplici in realtà.
Tokyo ha sempre dimostrato un entusiasmo gigantesco per la musica dei Red Hot Chili Peppers (non solo per loro, in realtà), al punto da diventare una piazza a cui riservare un trattamento speciale, almeno simbolicamente. Perciò l’idea di riservare una bonus track alla sola edizione giapponese del disco rappresentava un omaggio alla fedeltà e all’entusiasmo nipponico, dove Frusciante è quasi osannato. Album come “Californication” e “By the Way” erano infatti probabilmente quelli dove John Frusciante era più al centro della scena, in cui il chitarrista ha avuto maggior controllo creativo, generando il boom giapponese. Il comeback di Frusciante motivava ampiamente una strizzatina d’occhio al Giappone.
Ma i Red Hot Chili Peppers ora hanno Anthony Kiedis (60 anni compiuti di recente) ormai protagonista indiscusso del palcoscenico. Dopotutto la storia della band e quella del frontman è lunga quasi 40 anni, tra alti e bassi, successi e uso di droghe, composizioni memorabili e liti, ma sempre presente. Ora i RHCP ragionano diversamente. La track “The Shape I’m Takin'” ha fin da subito rivelato un potenziale enorme, al punto da convincere la band che il brano meritava di più del ruolo di bonus per il solo Giappone. Ora “The Shape I’m Takin'” è un singolo di portata mondiale. Piccolezze, dopotutto. Red Hot Chili Peppers: “The Shape I’m Takin'”. Presente nella playlist “Doubleslider Nov2022 Step 4” su Spotify.
Ascolta la playlist “Doubleslider Nov2022 Step 4” su Spotify.