
Le proposte recenti in arrivo dalle multiformi contaminazioni del rock: hard e prog, psyco e garage, blues e folk… Turn it up!!! Su Spotify.
Sono trascorsi esattamente due anni dalla prima playlist pubblicata da Paolo Tolu su Doubleslider. Sono 360 canzoni, ma soprattutto si tratta di 360 album che Tolu ha ascoltato e recensito, con un approccio sobrio e conciso, segnalando dischi che molti “esperti” hanno ignorato, ma che meritano sicuramente un’attenzione particolare da parte di chi è appassionato di buona musica. Salutiamo con affetto i nostri affezionati lettori sparsi per il mondo che visitano regolarmente Doubleslider. Vi ricordo che tutte le playlist e le brevi recensioni connesse sono presenti nel Tolu’s Corner del nostro sito.
Spegniamo due candeline e abbiamo intenzione di spegnerne altre. Intanto godiamoci parole e musica di Paolo Tolu.
The National, da Cincinnati, in attività da inizio millennio, da una dozzina di anni sono abituati all’ambita top 5 americana, nonostante siano artefici di un rock alternativo sofisticato. Dopo una breve pausa in cui si sono dedicati a progetti solisti, sono appena arrivati al nono album, ispirato, come dice il titolo, dalla lettura delle prime due pagine del Frankestein di Mary Shelley.
The National – Eucalyptus (28 aprile 2023)
Arthur Adams ha alle spalle una storia di blues lunga sessant’anni, e nell’infinita serie di sue collaborazioni accontentiamoci di citare Lightnin’ Hopkins, Chuck Berry, Elmore James, Buddy Guy, Nina Simone. La carriera solista ha avuto un’accelerazione nei 70’s in area soul-dance, e poi di nuovo a partire dal ’99. Pochi mesi fa un nuovo album dopo un decennio di silenzio, ma ci ha preso gusto, perché adesso è uscito questo nuovo singolo in odore di Isaac Hayes.
Arthur Adams – I Got Your Back (26 aprile 2023)
In più di mezzo secolo ce ne ha regalato tanto di sano rock Ian Hunter, prima coi Mott the Hoople, poi con una ventina di album solisti. All’alba degli 84 anni la voce risente dei graffi del tempo, ma lui non si arrende: nel 2016 è rientrato nelle classifiche inglesi dopo una vita e l’album appena uscito non tradisce le attese, ospitando nomi da leggenda (Slash, Todd Rundgren, Mike Campbell, Billy Gibbons, Ringo Starr…). Questo brano è una sua tipica ballad e ritrovare la chitarra di Jeff Beck, scomparso da pochi mesi, ci rassicura sul fatto che nella musica non esistono addii.
Ian Hunter – No Hard Feelings (23 aprile 2023)
Comprimari forse, ma di grande spessore, i Tearaways, da Santa Barbara: da quarant’anni si ostinano a portare in giro la loro miscela di sound calforniano e di prestiti dalla British invasion (pure al Cavern, hanno suonato). Costanza premiata, perché ultimamente è arrivato il salto di qualità: sei album negli ultimi sei anni, alla batteria arruolato in formazione l’ex Blondie Clem Burke, più alle tastiere l’ex Heartbreaker Benmont Tench; alla produzione Ed Stasium, che ha seguito alla consolle i primi passi di gente come Ramones, Talking Heads, Living Colour. Rock classico vero.
The Tearaways – Let Me Be the Last (24 marzo 2023)
Duo romano al secondo album, gli ZAC provengono da precedenti esperienze molto toste, ma oggi propongono un ottimo pop rock melodico con chitarre e tastiere perfettamente amalgamate. L’esordio aveva ottenuto buoni riscontri soprattutto all’estero, con recensioni lusinghiere su importanti testate. Questo è il secondo dei tre singoli pubblicati in vista dell’album, ed è il più godibile di tutti.
ZAC – Stargazer (29 marzo 2023)
Gli inevitabili scherzi della vita: una volta davano dei dinosauri al mondo del rock, adesso i dinosauri sono loro. I Damned, sempre primi nei traguardi del punk (primo singolo, primo album, primo tour negli States), ancora oggi galleggiano con sufficiente disinvoltura: nel 2018 – incredibilmente – per la prima volta hanno violato la top 10 inglese degli album, l’anno scorso sono andati in tour con la formazione originale. Adesso oltre al vocalist Dave Vanian, l’unico sempre presente, della vecchia formazione troviamo Captain Sensible (chitarra) e Paul Grey (basso). Questo brano mescola atmosfere gothic a un garage melodico.
The Damned – Bad Weather Girl (28 aprile 2023)
Blondshell, 25enne di New York trasferita a Los Angeles, ha mosso i primi passi nel rock alternativo già da giovanissima, con una serie di singoli partita già a metà anni ’10 e arrivata infine al primo album uscito ad aprile. Giusto dosaggio tra chitarra e tastiere, un pizzico di rabbia, melodie piacevoli… questo brano con i Coldplay lo sentiremmo dappertutto.
Blondshell – Salad (5 aprile 2023)
“Death Folk Country“: il titolo dell’album di Dorthia Cottrell è un manifesto programmatico di quello che ci si può aspettare dalla sua musica. Quindi non ingannino i suoi trascorsi come voce solista dei Windhand, esponenti del doom metal (sottogenere ispirato ai Black Sabbath). Chi si vuole avventurare nelle atmosfere del suo album, sia consapevole del fatto che non si trova una percussione neanche a peso d’oro e che questo è il brano più vivace. Ma ricco di quella essenzialità che avrebbe forse potuto lasciarci il miglior Jeff Buckley.
Dorthia Cottrell – Effigy at the Gates of Ur (21 aprile 2023)
Le chitarre non mentono: questi sono i territori dei Byrds, dei New Riders of the Purple Sage, ovvero del country rock sbocciato tra fine anni ’60 e inizio ’70. La Rose City Band ci accompagna per la quarta volta in un rasserenante viaggio nella più classica West Coast, sull’onda di ballate tranquille e a suon di pedal steel guitar.
Rose City Band – Slow Burn (9 marzo 2023)
La cumbia colombiana trasposta in Italia… E chi la conosceva, non giro mica per balere. Ma ecco i romani Los3saltos a guidarci tra le contaminazioni, un collettivo che le cronache descrivono irresistibile dal vivo. Tanto ritmo, ma sanno anche parlare di lotte, ingiustizie, speranze.
Los3saltos – Mediterraneo (24 marzo 2023)
Una decina di album in vent’anni di rumoroso garage. Nelle loro tante reincarnazioni, tra i losangelini Lords of Altamont hanno transitato componenti nientemeno che di MC5, Cramps e Fuzztones. Questo brano irresistibile è condito da una tastiera Farfisa d’altri tempi.
The Lords of Altamont – Going Nowhere Fast (17 marzo 2023)
Valerio Delphi è in realtà il dj e produttore romano Valerio Del Prete. Il suo secondo album solista – ha già una consolidata carriera col duo house Tiger & Woods – raccoglie in realtà tracce sonore strumentali realizzate per il sito di podcast sportivi Fenomeni. Si respira un’aria non troppo lontana da Moby e Fatboy Slim, quindi vale la pena fare un assaggio.
Valerio Delphi – Lauda (3 marzo 2023)
I Sister Lucille, dal Missouri, sono un gruppo rock blues a gestione per più di metà familiare: la moglie è alla voce solista, il marito alla chitarra e alla composizione dei brani. L’origine del nome è proprio come ci aspettiamo, un omaggio alla chitarra di BB King, strumento cui dedicano esplicitamente anche un brano. Col primo album si sono ben posizionati nelle classifiche del genere, ora ci riprovano. Questa è una tipica ballata blues.
Sister Lucille – Everytime Leave (17 marzo 2023)
Da un gruppo che si chiama “palude di melassa” non è che ci si possa aspettare tanti ricamini: gli inglesi Morass of Molasses scheggiano le assi del palco da una decina di anni e hanno pubblicato tre album. Un trio granitico che propone un heavy blues con radici nei 70’s, con riff davvero melmosi, interrotti da qualche divagazione prog e rari accenni melodici. Come questo, che in coda si concede anche una reminiscenza dei Jethro Tull.
Morass of Molasses – Terra Nova ( (24 marzo 2023)
Secondo album per i bresciani Lancasters, autori di un ruvido hard rock. Gente da palco, sudore, jeans e giubbotti di pelle lisi. Tanti graffi, ma questa al contrario è una ballata di grande fascino, cattura e non ti molla più.
The Lancasters – Galileo (10 marzo 2023)
Puoi ascoltare la playlist “Classic Rock Today!” #24 qui: